giovedì 23 giugno 2011

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE SUL SIGNIFICATO " PRESTITO SUBORDINATO"

Una  grande volatilità caratterizza dallo scorso anno i mercati obbligazionari ed azionari, alimentata dalle forti incertezze sul destino della stabilità economica del vecchio continente e dalle perduranti tensioni innescate infatti dall'ormai quasi incontrollabile debito pubblico di alcuni paesi della CEE, Grecia in testa. Il debito greco balla sul filo del rasoio con una massa di titoli di stato di ca. 310 miliardi a rischio default,  dei quali:
circa 130 miliardi detenuti dalle principali Banche europee ,50 mld dei quali soltanto da Istituti Bancari Ellenici, circa 50 miliardi dalla BCE, altri 120 miliardi da Investitori Istituzionali vari.
Da un default greco e dal probabile effetto domino su altri Paesi come Portogallo, Irlanda e Spagna  ( cosidetto "rischio sistemico") le maggiori Banche quindi trarrebbero perdite a dir poco considerevoli. Tutte queste considerazioni infatti preoccupano non poco il sistema Bancario e le contromisure attivate sono tante e disparate:
Aumenti di capitale, Emissioni Obbligazionarie, Fusioni, Acquisizioni strategiche, Strumenti finanziari complessi ed articolati ecc.
In questo contesto vorrei proprio focalizzare la vostra attenzione sulle frequenti e massicce emissioni di Prestiti Obbligazionari cosidetti " subordinati". 
Per un mio innato eccesso di zelo e di prudenza vorrei spendere due parole su tale definizione tecnica onde fugare dubbi od approssimative libere interpretazioni:

La nomenclatura di questi finanziamenti viene indicata anche come debito subordinato o prestito subordinato lower tier nelle tre versioni de I (1) II (2) e III (3), che a sua volta includono termini finanziari quali preference shares o senior debt o lock in, etc
Le peculiarità che distinguono i prestiti o debiti subordinati dalle altre obbligazioni sono due:
il rendimento e la subordinazione del pagamento degli interessi con la restituzione del capitale. Il rendimento del prestito subordinato è sempre più alto rispetto le altre obbligazioni. A prima vista sembra una cosa positiva. In concreto lo è, ma non nella sostanza e non sempre. Il principio è che più alto è il rendimento più è rischioso l'investimento. Infatti, il maggiore rischio del prestito o debito subordinato è dato dalla subordinazione del rimborso alla scadenza. Mi spiego meglio.  Anche il tipo di subordinazione (classificata come tier cioè livello, grado) incide sulla “graduatoria” di rimborso e quindi sulla rischiosità del titolo. Ovviamente se un subordinato non è subordinato a nulla, non si corre questo rischio
 Il termine subordinato significa che alla scadenza o in caso di liquidazione (fallimento) i prestiti subordinati saranno pagati solo dopo che saranno soddisfatti tutti gli altri creditori e quindi con quello che eventualmente rimane da aggredire. In sostanza, trattasi di obbligazioni di serie "b" tali da giustificare l'alto rendimento a fronte del rischio di una possibile perdita anche totale. Il finanziamento subordinato è emesso per lo più da banche e per questo si parla di prestito subordinato bancario.

Segnalo importante articolo sul quotidiano " La Repubblica" del 17/06/2011

Consiglio tutti i professionisti delle categorie interessate a non perdere l'interessantissimo ed illuminante articolo che è apparso venerdì scorso a pag. 24 del quotidiano LA REPUBBLICA. Si tratta di una inchiesta a tutto campo che analizza con grande dovizia di particolari tutte le Casse prese ad esame.
Chi non riuscisse a reperirne copia me lo comunichi a mezzo email  al seguente indirizzo: 
loris.quero@allianzbank.it 

venerdì 3 giugno 2011

FORUM PIMCO/PROGETICA

Roma - Hotel Parco dei Principi -  Lunedì 6 giugno 2011 h.18

Forum Finanziario e Previdenziale organizzato dalla Banca per festeggiare i primi quarant’anni di attività.
Si tratta di un’iniziativa che rimarrà unica e che consente di toccare, ad alto livello, due temi di grande interesse ed attualità per i nostri clienti: FINANZA e PREVIDENZA. Verrà come al solito riservata ai partecipanti la grande opportunità di interloquire  con i relatori ponendo direttamente agli stessi domande e chiedere chiarimenti .

I posti ad invito disponibili sono stati già tutti assegnati

mercoledì 23 marzo 2011

VUOI VERIFICARE LA CONVENIENZA DEL CONTO CORRENTE ALLIANZ BANK ?

tieni presente che il conto corrente Allianz Bank non è remunerato, quindi nel punteggio la nostra Banca viene penalizzata e per questo al 6° posto ( su un campione di 50!!), ma in compenso è totalmente a costo zero( esclusa l'imposta di bollo) e questo è un vantaggio che pochissimi hanno, il 6° posto è riduttivo!

clicca sul Link sottostante

lunedì 21 febbraio 2011

Facciamo insieme un consuntivo dell'anno appena passato


Sento l’obbligo, per chi non avesse avuto modo di leggere la lettera inviata ad inizio anno a tutti i clienti dal nostro AD Giacomo Campora, di riepilogare il più sinteticamente possibile i punti essenziali  e,  credo,  di maggiore interesse generale .
Qualche numero utile per valutare il lavoro che Allianz Bank e noi Financial Advisor  abbiamo fatto per voi.
Il semplice investimento in Titoli di Stato, nel 2010, avrebbe ottenuto delle performance modeste.
·         + 0,76% è il rendimento totale di titoli a breve durata, ovvero i BOT
·         - 0,34% è il rendimento totale dei titoli poliennali, i BTP
·         - 1,51% è il rendimento totale dei titoli a tasso variabile, i CCT ¹

La media dei risultati dei nostri concorrenti è stata di poco inferiore al 2%.²
Allianz Bank ha fatto qualcosa di meglio : + 6,08% è il rendimento medio totale del nostro Cliente.³
PIMCO , la nostra punta di diamante, ha contribuito in misura significativa al risultato.
+ 6,58% è la performance del nostro fondo principale PIMCO Total Return di Bill Gross. La storia del fondo e di Bill Gross la potete trovare in tutte le pagine finanziarie del globo.
Nei quattro anni solari in cui il fondo è disponibile alla clientela retail europea, la performance cumulata è stata di + 33% con una media annua di + 7,37%. Un investimento in Titoli di Stato Italiani nello stesso periodo avrebbe reso + 14%  con un + 3,29% medio annuo.
Non cito qui per brevità gli altrettanto eccellenti risultati, citati dal nostro AD, conseguiti da altri illustri fondi  PIMCO.
Altra perla di saggezza finanziaria e di rara innovazione degli ultimi anni è la nostra piattaforma di investimento TEAM  ( Dieci grandi gestori mondiali si sfidano per offrirvi quanto di meglio possiate trovare sul mercato in termini di qualità di gestione, massimizzazione del risultato , contenimento del rischio) .
Senza eccessi di guadagno e/o  di rischio nel 2010 i dieci gestori hanno conseguito una performance media ponderata del + 7,65% e dal lancio, avvenuto il 1° aprile 2009, hanno ottenuto una performance del +19,14%.
Inutile aggiungere che i nostri clienti sono in buone mani, sia dei nostri Gestori che di noi Financial Advisor  che con grande dedizione professionale e rassimo rispetto dei loro risparmi di una vita perseguiamo con giornaliera tenacia l’obiettivo di vederli crescere per loro.
 
Tutti i dati di performance sono tratti da Blomberg Professional, direttamente dall’autore (AD G.Campora) e verificati dalla funzione di controllo Risk Management  della Banca, e il periodo di riferimento è il 2010.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.

N.1 : Negli ultimi 5 anni  i BOT hanno avuto un rendimento lordo medio annuo del 2,70%. I BTP del 2,91%. Mentre i CCT un rendimento medio annuo lordo  del 2,38%
N.2: Approssimazione basata sulla performance dell’indice Fideuram generale dei fondi comuni italiani  che dal 31.12.2005 al 31.12.2010 hanno avuto un rendimento netto medio annuo di 1,13%, mentre nel 2010 hanno fatto registrare una performance netta positiva di + 1,93%
N.3: Fonte calcolo interno Risk Management Allianz Bank sui primi 250 prodotti di risparmio gestito pari al 97% del totale collocato alla clientela con dati di performance di Blomberg Professional ponderati sui patrimoni medi mensili di ciascun fondo.

Fonte: Dati e spunti tratti dalla lettera ai clienti Allianz Bank dell' Amm.Delegato Giacomo Campora   

domenica 13 febbraio 2011

mercoledì 9 febbraio 2011

PROIEZIONI SULLA PREVIDENZA DI LAVORATORI DIPENDENTI ED AUTONOMI

Nel bilancio tecnico dell’Inps le proiezioni sulla previdenza di lavoratori dipendenti e autonomi accusano già i primi sintomi di malessere dal transfert  al sistema contributivo.
La verifica tecnico-attuariale con le stime fino al 2037 è contenuta in circa quaranta dossier dell’Istituto di previdenza che forniscono un quadro particolareggiato dell’evoluzione delle pensioni  per  ogni categoria (riportato nel riquadro sottostante). Tale verifica evidenzia come il sistema di calcolo contributivo ( pensioni  commisurate ai contributi versati in tutto il corso della vita lavorativa) cominci a mostrare cedimenti  producendo  riduzioni  via via più significative degli importi degli assegni in rapporto all’ultimo reddito percepito. Effetto che comunque proseguirà anche dopo il 2037 considerando che soltanto verso il 2050 l’Inps non pagherà più pensioni calcolate con il più vantaggioso metodo retributivo.      
Nonostante le ultime riforme  che hanno introdotto le “finestre mobili” , il prossimo (dal 2105) prolungamento dell’età pensionabile  e l’anzidetta progressiva riduzione degli assegni , l’invecchiamento della nostra società porrà a dura prova i conti dell’Istituto determinando un peggioramento dei  bilanci e relativi  stati patrimoniali. Altro serio problema da risolvere è quello della sostenibilità sociale del sistema previdenziale in funzione dell’inadeguatezza delle pensioni  rispetto al tenore di vita mantenuto fino al giorno prima di andare in pensione.
Un apporto importante è senz’altro quello della previdenza integrativa ma troppo poco ancora fanno gli Italiani in questo senso,  dribblando il problema  e spostandolo in avanti nel tempo , sottovalutando pericolosamente un aspetto essenziale della propria esistenza che coinvolgerà necessariamente anche tutto il proprio gruppo familiare nel bene e nel male. C’è ancora troppa leggerezza da parte dei più ad affrontare questi temi e si privilegia troppo il presente , i bisogni immediati , l’attuale benessere, si dimentica o si evita di pensare che un giorno diverremo inevitabilmente vecchi. Abbattiamo la paura di guardare molto avanti nel tempo e cominciamo ad immaginare come sarà la nostra vita quando avremo molti anni sulle spalle, di che cosa avremo più bisogno, chiediamoci che cosa stiamo facendo oggi per garantirci quella serenità e benessere che vorremmo ancor più avere domani. Sappiamo bene che cosa ci aspetta? Quanto ci spetterà di pensione? Quello che le istituzioni preposte ci riserveranno? Questo è un tassello importantissimo della nostra vita che dobbiamo inserire nel puzzle perchè esso sia veramente completo. Tutti noi dovremmo darci da fare finchè siamo in tempo per cambiare in meglio il corso di questa storia, perchè essa è anche nelle nostre mani.
Pubblicato da Loris Quero  il 7 febbraio 2011
Tab Retrib Pens
legenda: Comm = Commercianti  Art=Artigiani   Dip=Dipendenti

segue: PROIEZIONI SULLA PREVIDENZA...............

Solo un lavoratore su 5 investe sulla propria pensione.
Solo il 22% dei lavoratori dipendenti ed autonomi in attività , pari a 5,1 milioni di italiani,ha aderito a fine 2009 alle pensioni integrative, si presume che tutti gli altri si fidino dei propri datori di lavoro o del Fondo gestito dall'Inps.
Latitano soprattutto i giovani, vale a dire proprio quelli che dal 2035, quando smetteranno di lavorare, si ritroveranno con un assegno molto risicato a fine mese.
Tra 25 anni (2037) chi andrà in pensione ( Dipendenti/Commercianti/Artigiani) riceverà dalla previdenza pubblica tra il 56% ed il 43% dell'ultimo stipendio e quindi molto meno degli attuali tassi di sostituzione dell'80% - 70%.
Tutto ruota infatti intorno al Tasso di sostituzione , ovvero il rapporto tra pensione ed ultimo reddito percepito.
Bene! Anzi male! il tasso di sostituzione si aggirerà per alcune categorie ( liberi professionisti, architetti, ingegneri, avvocati ecc.) tra il 25% ed il 46% !!
Meditare è d'obbligo.
Agire è indispensabile.
La soluzione : Previdenza integrativa

Pubblicato da Loris Quero il 7 febbraio 2011